"CATALOGO GENERALE LUCIO SAFFARO"

Catalogo generale Lucio Saffaro, DIPINTI 1954-1997, a cura di Gisella Vismara, ed. BUP, nelle librerie dal 23 dicembre 2015.
 

Il catalogo generale raccoglie 207 immagini a colori dei 263 olii dipinti dall’artista Lucio Saffaro (Trieste, 1929 – Bologna, 1998) tra il 1954 e il 1998 e ad oggi quasi tutti ritrovati. Di questi quadri pubblicati, 45 sono di proprietà della Fondazione Lucio Saffaro di Bologna (conservati, ma non esposti al pubblico, presso il Museo di Palazzo Poggi di Bologna) e il resto appartiene a collezionisti privati e ad enti pubblici italiani (Musei, Case Circondariali,
Comuni). Nel libro sono pubblicati anche cinquanta micro-bozzetti degli olii non più reperibili materialmente, così da fornire comunque al lettore una più completa storia dell’evolversi dell’opera pittorica e stilistica dell’artista triestino.
Gli olii riprodotti ripercorrono così l’intera storia artistica di Saffaro: dai primissimi dipinti policromi, dalla critica variamente defi niti “metafisici”, alle più note rielaborazioni poliedriche e prevalentemente a tinte ridotte (azzurri, blu, grigi, ocra).
Rifiutando sempre la definizione di “artista-matematico”, Saffaro, attraverso le sue opere pittoriche, ha costantemente agito la matematica con la pittura, dando vita semplicemente alla continuazione e allo sconfi namento di una disciplina nell’altra. L’artista, pur praticando una ricerca vicina a un classicismo profondamente italiano e rinascimentale, tuttavia, non ha mai scordando le proprie origini triestine presenti e ricorrenti frequentemente con le figure e le “immagini” simboliche di mare, onde, orizzonte, tutti elementi di natura che evocano la sua appartenenza anche a una cultura mitteleuropea. Le opere artistiche e letterarie ci restituiscono, di fatto, una sensibilità che da sempre è andata esplorando gli impervi luoghi dell’essere, della finitezza e dell’incompiutezza dell’uomo.
Il catalogo è inoltre accompagnato dall’interessante saggio critico di Claudio Cerritelli, volto a rilevare gli aspetti “plurali” di Saffaro e dal testo della curatrice che, strutturato in senso cronologico, traccia un profi lo artistico ed umano dell’artista, dai suoi esordi fino agli ultimi lavori, nel tentativo di individuare, nei quadri del pittore triestino, una connessione ed una corrispondenza ineludibile tra ricerca letteraria, scientifi ca ed artistica.
Il libro si chiude con una sezione di “Apparati” completa ed aggiornata contenente: bibliografia, mostre personali e collettive e con un elenco di scritti letterari dell’artista attualmente editi.